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Tuesday, September 8, 2015

Rrëfimi i turistes italiane: Ja fytyra e Shqipërisë që ne nuk e njohim ..."Il nostro viaggio in Albania: luci e ombre"




Il nostro viaggio in Albania: luci e ombre


Durante il nostro viaggio in Albania mi hanno detto che io “vedo tutto bello“. In realtà a dirmelo è stata una adorabile ragazza, che – per dovere di cronaca – ha anche aggiunto che “chi vede tutto bello è bello dentro“. Però questa frase mi ha fatto riflettere, soprattutto quando, tornati a casa,in tanti mi hanno chiesto informazioni sull’Albania incuriositi dai miei racconti.
Viaggio in Albania - Artigianato locale
Viaggio in Albania – Artigianato locale
Ma allora com’è davvero l’Albania?“. Più o meno l’esordio era sempre questo, quasi a sottintendere cosa c’era dietro alle mie fotografie e ai racconti entusiasti scritti durante il nostro viaggio. E quindi com’è davvero il Paese delle Aquile?
Viaggio in Albania - Le rovine di Himare Alto
Viaggio in Albania – Le rovine di Himare Alto
Io devo fare una premessa: in effetti io sono un’entusiasta dei viaggi. Lo sono proprio. Adoro viaggiare, mi riempie di energia e per questo lo faccio. Ho anche avuto la fortuna di viaggiare tanto nel corso degli anni, visitando paesi che in molti non considerano certo “belli” ma che a me sono entrati nel cuore. Un esempio su tutti? L’India, dove tornerei al volo, o meglio, dove tornerò non appena sarà affrontabile per me il rischio dissenteria del Patato. Perché io sono un’entusiasta dei viaggi ma non è che è sempre tutto bello, ah no! E infatti io in India ho perso cinque chili – che per la cronaca ai tempi era più del 10% del mio peso – ma nonostante questo ci tornerei, come ho già scritto tante volte.
Viaggio in Albania - Il golfo di Jale
Viaggio in Albania – Il golfo di Jale
E allora l’Albania? Beh, un viaggio in Albania ha luci e ombre, proprio come tutti i viaggi. A me personalmente l’Albania è entrata nel cuore, me ne sono innamorata e non sono la sola. A Roberto ad esempio sono bastati due viaggi di lavoro per decidere che dovevamo tornarci tutti insieme, cosa che abbiamo fatto dopo circa un anno dal suo ultimo soggiorno nel Paese delle Aquile. Però sebbene io sia stata in Albania poco meno di un mese – 26 giorni per la precisione – questa terra mi ha conquistata, pur facendomi vedere lati diversi di sé, anche quelli che avrei preferito non vedere.
Viaggio in Albania - Panorama dalla chiesa ortodossa di Dhermi
Viaggio in Albania – Panorama dalla chiesa ortodossa di Dhermi
Ma nessun paese è perfetto, proprio come nessun viaggio lo è, e non ci sono – o almeno io non le ho mai trovate – nazioni in cui tutto è meraviglioso. Per il tipo di viaggiatrice che sono io tutto sta a fare un bilancio e poi decidere. E il mio personale balance del nostro viaggio in Albania sicuramente più che positivo.
Viaggio in Albania - Anziane signore nel borgo di Qeparo
Viaggio in Albania – Anziane signore nel borgo di Qeparo
Dell’Albania innanzitutto mi ha conquistata la gente. Noi italiani credo ci portiamo dentro un clichè dell’albanese tipo. Ho ragione? Ecco, in Albania mi sono resa conto, una volta di più, che gli stereotipi sono la peggior cosa che ci può capitare come viaggiatori (e non solo) e che proprio come gli italiani non sono tutti “pizza e mandolino” anche gli albanesi sono ben diversi da come Striscia la Notizia li dipingeva negli Anni Novanta. Gli albanesi che ho conosciuto io sono persone decise e appassionate, desiderose di guardare avanti senza però dimenticare le difficoltà del loro passato. Sono cordiali e gentili, capaci farsi in quattro se tu, turista sprovveduto, capiti nel loro paese col buio e senza l’indirizzo della casa che hai prenotato.
Viaggio in Albania - Lo scheletro di un Pino Bandiera al passo di Llogara
Viaggio in Albania – Lo scheletro di un Pino Bandiera al passo di Llogara
In Albania si sente spesso parlare italianotanto che nei negozi ti capitano cose buffe, tipo che il tizio in fila accanto a te ti fa la traduzione automatica di quanto devi pagare perché ha capito al volo che tu non hai la minima idea di cosa ti hanno detto. E poi ti capita di chiedere informazioni ad un passante che alla domanda: “Parli italiano?” ti risponde che lui è italiano, nato a Valona. E poi ti racconta che oggi lavora a Maranello, e quando tu, dubbiosa, chiedi maggiori informazioni, salta fuori che sì, proprio in Ferrari, dove ha realizzato il sogno di una vita.
Viaggio in Albania - Piazza Skanderbeg, il cuore di Tirana
Viaggio in Albania – Piazza Skanderbeg, il cuore di Tirana
Poi ci sono gli altri. Quelli che il loro sogno non l’hanno realizzato, quelli che sono tornati a casa, perché “in Italia è andata male” ma ti dicono che pur amando la loro terra amano anche il Belpaese allo stesso modo. E allora a me queste persone sono entrate nel cuore, perché ne ho ascoltato le storie, davanti a una tazza di caffè o all’ombra di un pergolato, racconti di distacchi dolorosi, di figli lontani e di nipoti conosciuti solo per telefono, di giovani in gamba che per farsi una vita sono partiti, lasciandosi indietro la propria. E ho visto un volto dell’Albania che non conoscevo, o meglio, che non avevo mai voluto vedere.
Viaggio in Albania - Il ponte Romano nei pressi di Skoder
Viaggio in Albania – Il ponte Romano nei pressi di Skoder
Poi c’è il resto. C’è una natura che stupisce e una storia antica, fatta di guerrieri che hanno costruito castelli per respingere nemici che poi a loro volta hanno edificato città meravigliose. C’è un mare che è quello delle cartoline e boschi che sembrano fatti apposta per ospitare leggende – perché li avete mai visti i “pini bandiera”? – strade a picco sul mare, montagne brulle e brughiere verdi dove risalta il colore di una terra rossa che pare sangue. C’è una cucina tipica che è genuina e buona e la frutta “che sa di frutta” ma non perché è quella della pubblicità. Ci sono bar eleganti dove si beve il caffè buono come a casa e ristoranti dove si mangiano specialità italiane cucinate alla perfezione.
Viaggio in Albania - Il mare azzurro
Viaggio in Albania – Il mare azzurro
Tutto questo mi ha fatta innamorare dell’Albania, mi ha fatto venire voglia di scoprirla ancora e meglio.
Poi c’è anche il resto, ovvio, quello che vedi in un viaggio come il nostro, macinando chilometri in automobile, sbagliando strada e uscendo dalle “rotte” abituali. O quelle che noti affacciandoti dal balcone della tua casa. In Albania ci sono le case non finite che ti chiedi se saranno terminate mai e i detriti lasciati lì, in attesa che qualcuno li porti via, ci sono i cani randagi che hanno la tristezza negli occhi e persone che vivono tra i rifiuti che non sai spiegarti cosa ci facciano lì e perché. C’è il fumo nei locali e le borse di plastica, la raccolta non differenziata e quello che io chiamo “abusivismo edilizio” che permette di costruire fino al mare in luoghi che dovrebbero essere santuari preservati da tutto, tanta è la loro bellezza. In un viaggio in Albania vedrete calessi che dovrete sorpassare suonando il clacson e sarete bloccati da greggi di capre, incontrerete mucche che brucano sul ciglio della strada e buche che vi sembreranno infinite nelle vie secondarie.
Viaggio in Albania - Il mare azzurro del Sud dell'Albania
Viaggio in Albania – Il mare azzurro del Sud dell’Albania
Sono ombre queste? Sì, forse sì. O forse sono solo segno di un paese che sta crescendo velocemente e che a volte nella fretta di farlo si dimentica dei pezzi. Qualcuno con cui ho parlato ha definito tutto questo arretratezza, io vi confesso che in certi momenti ho ricordato i boschi della mia cara Brianza, dove spesso vengono scaricati lavatrici e televisori, e le estati della mia infanzia, quando mio padre si spingeva a sud, lasciando indietro le spiagge pettinate della Riviera, e io mi stupivo dei rifiuti abbandonati sulla sabbia.
Viaggio in Albania - Terra bruciata dal sole
Viaggio in Albania – Terra bruciata dal sole
Mi sono ricordata di quando, adolescente, di ritorno da una serata con gli amici, dovevo farmi una doccia perché i miei capelli erano impregnati dell’odore acre del fumo – nonostante io non fumassi per nulla – e delle polemiche scatenate nel nostro paese a seguito dell’abolizione dei sacchetti di plastica.
Viaggio in Albania - Il fiordo di Koman
Viaggio in Albania – Il fiordo di Koman
Io non credo di vedere tutto bello quando racconto la nostra esperienza e consiglio di andare in Albania, penso al contrario chequando si parte bisogna lasciare a casa i pregiudizi e semplicemente aprire il cuore al posto dove, per poco, si è ospiti. Solo così si può fare a quel luogo una chance per conquistarci. Io ho provato a farlo, pur tra le mie personali luci e ombre, e l’Albania è riuscita a conquistarsi uno spazio nel mio cuore. Voi se vi va provateci e poi … ditemi come è andata! :)

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